Il cibo come strumento di inclusione sociale in Europa
Si è tenuto lo scorso mercoledì 6 giugno, presso l’Espace Yehudi Menuhin del Parlamento Europeo il convegno dal titolo “Il cibo come strumento di inclusione sociale in Europa: la città di Modena come buona pratica” organizzato ed ospitato dall’On. Cécile Kashetu Kyenge. Numerosi i temi affrontati, dalla sicurezza alimentare in Europa, alla presenza dell’On. Paolo de Castro, all’Inclusione sociale, con testimonianze dirette della realtà di Modena. “Modena ha tanto da offrire e io ho voluto portare qui il suo patrimonio enogastronomico, artistico e sociale – ha detto l’On. Kyenge – Uno scambio importante in un luogo simbolo: ci siamo fatti conoscere e abbiamo conoscere ai cittadini le istituzioni europee”.
Al termine del convegno ha avuto luogo la performance interattiva-degustativa a cura di Koinè. I partecipanti hanno potuto scoprire le eccellenze modenesi in una veste nuova, imparando a conoscerli, prima ancora che a degustarli. Grande successo ha riscontrato la degustazione guidata di Aceto Balsamico di Modena IGP, che ha permesso ai presenti di scoprirne la storia, la produzione e, non da ultimo, le caratteristiche gustative uniche.
“ Quella di Bruxelles – ha affermato il Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP Mariangela Grosoli – è stata un’opportunità importante per presentare l’Aceto Balsamico di Modena e tutto il paniere dei prodotti tipici modenesi nella prestigiosa cornice del Parlamento Europeo. L’occasione è stata utile per ribadire ancora una volta la funzione che i prodotti tipici, e primi tra questi i prodotti DOP e IGP, ricoprono nei confronti della società e della cultura del territorio cui appartengono”.
“Abbiamo potuto approfondire i meccanismi che muovono la normativa e la tutela europea sui prodotti agroalimentari- continua la presidente Grosoli- Noi a brevissimo avremo una sfida fondamentale, ovvero difendere il balsamico in Corte di Giustizia Europea, e dobbiamo giocarci le nostre carte al meglio anche cercando nuove alleanze. Il regolamento europeo di tutela di Igp e Dop è unico al mondo, ma è solo l’inizio di un percorso in salita perché gli altri Paesi dell’Ue non hanno la stessa sensibilità in materia che abbiamo noi.”